Papasìn e patòna (castagnaccio)
Il papasìn e la patòna: un salto nel passato tra ricordi di sapori e profumi, con un dolce tipico del mese di novembre a base di farina di castagne.
In passato nelle piazze dei paesi c’era l’ambulante col suo carrettino che vendeva questo dolce a forma di bastoncini o a quadrotti. Ancora oggi viene realizzato dalle famiglie nel periodo di San Martino soprattutto nella bassa veronese apportando alcune variazioni negli ingredienti e nelle dosi.
Ingredienti
- 500 ml. di acqua
- 500 gr. di farina di castagne
- 3 cucchiai di zucchero di canna
- una manciata di uvetta (facoltativa)
- una manciata di pinoli (facoltativa)
- rosmarino tritato q.b.
- olio EVO
- sale
Preparazione
Papasìn
La preparazione del papasìn è molto semplice e del tutto personalizzabile a proprio gusto.
Disponete in una terrina la farina di castagne, lo zucchero di canna, il rosmarino in polvere, un pizzico di sale e mescolate per bene. Iniziate ad aggiungere poco alla volta l’acqua mescolando energicamente fino ad ottenere un impasto morbido e denso facendo attenzione che non si formino grumoli. Completate con l’aggiunta di un cucchiaio di olio EVO amalgamandolo nell’impasto.
Ungere una pirofila da forno con olio e versatevi il composto. Preriscaldate il forno a 180 gradi e cuocete per circa 40 -45 minuti. Quando la superfice comincerà ad imbiancarsi e screpolarsi leggermente il papasìn è cotto.
Se volete fare il tipico papasìn a bastoncini dovrete usare una minore quantità di acqua per rendere l’impasto modellabile (circa 350 ml).
Patòna (castagnaccio)
La preparazione della patòna è del tutto simile al papasìn compreso il rapporto acqua/farina che dovrà essere di 1:1 (500 gr. di farina e 500 ml. di acqua). Nell’impasto andrà aggiunto anche la metà dei pinoli e la metà di uvetta, quest’ultima va ammollata prima per 15 minuti e strizzata. Quando avrete versato il contenuto nella pirofila aggiungete sulla superficie l’altra metà di pinoli e di uvetta, quindi infornate con lo stesso tempo di cottura.
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